Dopo il Liceo Classico e un primo assaggio di materie artistiche e archeologiche a Scienze dei Beni Culturali, mi sono dedicata completamente al restauro conseguendo il titolo di Tecnico della Conservazione di Manufatti Artistici presso il CESMA di Castellamonte, con il quale ho svolto uno stage di restauro affreschi per due mesi a Pompei presso la Casa della caccia antica e la Casa del Principe di Napoli.
Ho ampliato le mie competenze nel mondo del restauro cartaceo e della legatoria a Torino con lo CSEA, grazie al quale ho frequentato uno stage presso la Biblioteca Nazionale del Cinema, e successivamente con l'Associazione Prova e Riprova. A Firenze, invece, ho approfondito il restauro fotografico con l'Opificio delle Pietre Dure e la Fondazione Alinari.
Per anni ho lavorato nel campo del restauro archeologico, ligneo e lapideo: ho partecipato a scavi archeologici medievali nella città di Asti, ho collaborato con Gherardo Franchino nell’intervento sugli arredi di Palazzo Chiablese e Villa della Regina di Torino, ho contribuito ai restauri degli affreschi della chiesa torinese di San Massimo insieme all’impresa Doneux & Soci, ho lavorato per Giorgio Cragnotti nel restauro del paramento in marmo della Cappella della Sindone del Duomo di Torino e sono stata la responsabile del laboratorio di restauro del Museo Archeologico del Canavese Cesma di Cuorgnè.
Nel 2010 mi sono messa in proprio aprendo il laboratorio Carta Bianca BiMaBo e trasferendomi alla fine del 2011 da Giovanna Marchetti presso la Legatoria Littera Antiqua.
Laurearmi in Storia dell'arte contemporanea all'Accademia Albertina in età matura, poi, mi ha fornito gli strumenti per muovere i primi passi da artista concettuale. La tesi, intitolata “Il diario come pratica artistica nell’arte contemporanea”, è in parte un richiamo al mio profondo rapporto con l’elemento cartaceo e con la pratica diaristica declinata su diversi livelli.
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